lunedì 29 agosto 2016

Tarot Journaling



Una cosa di cui si legge tanto, ma che non avevo mai fatto nel vero senso della parola è il Tarot Journaling. Journalig è un termine inglese che ho trovato tradotto come "giornalando", parola talmente orrenda che preferisco usare il termine inglese!

Semplicemente, in un quaderno, per ogni carta scrivo una descrizione personale dell'immagine (io uso il Rider Wite e cloni vari per le letture, quindi ho usato il Rider per questo esercizio), delle Parole-chiave che mi vengono partendo dalla mia descrizione, poi aggiungo note di numerologia ed infine delle similitudini che mi arrivano con il taoismo o la Medicina Cinese, ma questa è una mia deformazione professionale, visto che è il mio campo di studi principale.

Prima di accingermi al lavoro sulla carta (per ora Arcani Maggiori e uno alla volta, per i minori pensavo di farlo a gruppi numerici, ma c'è tempo per pensarci), ovviamente mi centro, faccio un po' di meditazione, insomma entro nella carta e vedo cosa mi dice.

Non mi sono inventata nulla, sono esercizi che si trovano consigliati in mille siti e libri in inglese, sia chiaro!

Era una pratica che avevo trovato sempre interessante, ma sottovalutata, perchè essendo già colma di quaderni pieni di appunti vari, cominciarne un'altro mi sembrava rindondante. Invece è interessante e molto utile!

Ho anche scaricato gli arcani maggiori in bianco e nero, ne attacco uno alla fine dello scritto, e lo coloro come mi viene spontaneo. I modi per approcciarsi a questo lavoro penso siano infiniti, bisogna trovare il proprio. 

Se lo fate anche voi, raccontatemi!